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La nuova campagna dell’OMS evidenzia le tattiche dell’industria del tabacco per influenzare le politiche di sanità pubblica


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APR
9
2024

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lancia ufficialmente la campagna “Stop alle bugie” come iniziativa vitale per proteggere i giovani dall’industria del tabacco e dai suoi prodotti mortali, chiedendo di porre fine all'interferenza dell’industria del tabacco nelle politiche sanitarie.
Questa campagna è supportata da nuove evidenze provenienti dal “The Global Tobacco Industry Interference Index 2023”, pubblicato da STOP e dal Global Center for Good Governance in Tobacco Control, che mostrano come gli sforzi per proteggere la politica sanitaria dalle crescenti interferenze dell’industria del tabacco si sono deteriorati in tutto il mondo.
La campagna dell’OMS mira ad amplificare le voci dei giovani, denunciare le tattiche dell’industria del tabacco e aumentare la consapevolezza pubblica sulla necessità di difendere le politiche sanitarie e proteggere la salute delle generazioni future.
Gruppi di giovani di tutto il mondo hanno chiesto ai paesi di “adottare decisioni che ci proteggano dalle pratiche manipolative del tabacco e delle industrie correlate”.
“L’OMS è al fianco dei giovani di tutto il mondo che hanno chiesto ai governi di proteggerli da un’industria mortale che li prende di mira con nuovi prodotti dannosi mentendo apertamente sugli impatti sulla salute. Chiediamo a tutti i paesi di salvaguardare le politiche sanitarie da questa industria mortale, impedendo loro di sedersi al tavolo dei processi decisionali”, ha affermato il dottor Ruediger Krech, direttore della promozione della salute dell’OMS.
L’industria del tabacco cerca di interferire con il diritto dei paesi di proteggere la salute delle persone portando i governi in tribunale, offrendo incentivi finanziari e in natura per poter influenzare le politiche di controllo del tabacco, anche durante la prossima Conferenza delle parti della FCTC dell’OMS.
L’OMS sostiene i paesi nella difesa di misure di controllo del tabacco basate sull’evidenza di fronte alle interferenze dell’industria.
L’industria del tabacco continua a mentire al pubblico, utilizzando diversi modi per diffondere disinformazione, anche attraverso:
- Gruppi di facciata e organizazioni terze
- Influencer sui social media
- Eventi sponsorizzati
- Finanziamento di scienziati e ricerche di parte
- Sostegno ad iniziative di responsabilità sociale d'impresa
Riconoscendo gli incessanti sforzi dell’industria del tabacco per commercializzare i suoi prodotti ai gruppi vulnerabili, in particolare i giovani, l’OMS si impegna a denunciare i tentativi dell’industria di indebolire le politiche sanitarie e a chiedere ai responsabili politici di resistere fermamente all'influenza dell'industria del tabacco. Ci sono 183 Paesi della Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco dell’OMS che si sono impegnate a farlo nell’ambito del trattato sulla salute globale.
L’industria del tabacco ha una lunga storia di menzogne al pubblico, insistendo addirittura sul fatto che il fumo non causa il cancro ai polmoni. Oggi sappiamo che il tabacco provoca il 25% di tutti i tumori e uccide oltre 8 milioni di persone ogni anno, ma l’industria persiste nel commercializzare quelli che chiamano prodotti “nuovi” e “più sicuri” che sappiamo essere dannosi per la salute, pur continuando a produrre miliardi di sigarette ogni anno.
Con la metà dei consumatori di tabacco che muoiono prematuramente, il mantenimento del mercato del tabacco e della nicotina dipende in larga misura dal reclutamento di nuovi consumatori giovani, e le aziende produttrici di tabacco impiegano molteplici tattiche per guadagnare la fiducia e l’interesse dei giovani fin dalla tenera età.
Gli aromi e i design accattivanti delle sigarette elettroniche hanno ulteriormente contribuito alla divulgazione di questi prodotti tra le giovani generazioni, il tutto lasciando molti consumatori in gran parte inconsapevoli degli effetti negativi sulla loro salute.
L’industria del tabacco investe enormi quantità di denaro nell’attività di lobbying contro le politiche di controllo del tabacco e finanzia le organizzazioni che promuovono i suoi interessi.
Queste tattiche infliggono danni incommensurabili alla salute pubblica. Inoltre, la produzione e l’uso di prodotti a base di tabacco e nicotina hanno un effetto dannoso a cascata su altre questioni cruciali come l’ambiente, la salute mentale e il lavoro minorile.


 Fonte: https://www.who.int/news/item/16-11-2023-new-who-campaign-highlights-tobacco-industry-tactics-to-influence-public-health-policies
 Traduzione: Graziella Lanzillotta

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