Il 31 maggio 2022, in occasione del XXIV Convegno ‘Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale’ è stato presentato il Rapporto Nazionale sul Tabagismo 2022
Il consumo di tabacco e nicotina nella popolazione generale
Sono 12,4 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 24,2% della popolazione. La prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni (42,9), mentre nella fascia d’età 45-64 anni si registra la prevalenza più alta tra le donne (24,5%).
Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno: tra i fumatori di sesso maschile si registra la percentuale più alta di chi fuma più di 20 sigarette al giorno (25,6% rispetto al 13,4% delle donne) mentre tra le fumatrici la percentuale più bassa di chi fuma meno di 9 sigarette al giorno (36,0% rispetto al 31,4% degli uomini). Quasi la metà dei giovani fumatori nella fascia d’età 15-24 anni (49,8%) fuma meno di 9 sigarette al giorno, sebbene il 45,5% di essi consumi tra le 10 e le 19 sigarette/die.
Rispetto all’area geografica, la prevalenza di fumatori è più alta al Sud in entrambi i sessi: 32,6% negli uomini, 21,6% nelle donne.
Si fumano principalmente sigarette confezionate (84,9%) e sigarette fatte a mano (14,9%), sebbene queste percentuali siano in diminuzione rispetto a quanto registrato nel 2019 (90,2% per le sigarette tradizionali, 18.3% per le sigarette fatte a mano). Le sigarette fatte a mano sono significativamente più diffuse tra i giovani di sesso maschile e residenti nelle regioni del Centro Italia.
La sigaretta elettronica e i prodotti a tabacco riscaldato
In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone. Dopo un trend che vedeva negli anni precedenti una diminuzione degli utilizzatori, questi nel 2022 sembrano essere di nuovo in aumento (erano il 2,5% nel 2017, 2,1 nel 2018, 1,7% nel 2019). L’81,9% di chi usa la sigaretta elettronica è un fumatore, dunque un consumatore duale che fuma le sigarette tradizionali e contemporaneamente l’e-cig. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali.
Per quanto riguarda le sigarette a tabacco riscaldato (HTP), queste vengono utilizzate abitualmente o occasionalmente dal 3,3% della popolazione italiana, circa 1.700.000 persone. Il loro consumo è triplicato, passando dall’ 1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022.
Telefono Verde Fumo
Dall’inizio della sua attività nel 2000 il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800 554088 ha preso in carico oltre 98.000 telefonate e nell’ultimo anno (1 maggio 2021- 30 aprile 2022) sono giunte al Servizio oltre 8.500 telefonate. Si chiama di più dal Nord (40% delle telefonate totali) poi dal Sud e dalle Isole (37%), ed infine dal Centro del Paese (23%). Chi telefona è quasi sempre un fumatore (92%) ma non mancano le chiamate di familiari e amici che chiedono aiuto per far smettere di fumare i propri cari (7%).
La conoscenza del Telefono Verde Fumo è giunta, per la quasi totalità degli utenti, dalle avvertenze riportate sui pacchetti di sigarette (97%).
I fumatori che contattano il Servizio per il 65% sono maschi e per il 35% sono femmine e sono distribuiti in modo piuttosto omogeneo nelle diverse classi d’età senza importanti differenze di genere. La richiesta principale portata dall’utenza fumatrice è “aiuto per smettere di fumare” (95%), anche in virtù di precedenti tentativi di cessazione risultati fallimentari: il 68% dei fumatori, infatti, dichiara di aver messo in atto almeno un tentativo di smettere.
Centri Antifumo
L’ISS si occupa annualmente del censimento dei Centri Antifumo su tutto il territorio nazionale e l’aggiornamento concluso a maggio 2022 registra 223 Servizi. Continua pertanto il trend in diminuzione del numero dei Centri Antifumo attivi in Italia: erano infatti 268 nel 2021 e 292 nel 2019. La distribuzione dei Centri Antifumo non risulta omogenea sul territorio nazionale: il 61% dei servizi si colloca al Nord, il 17% al Centro e il 22% al Sud e nelle Isole. I Servizi offrono trattamenti integrati e per questo si avvalgono di differenti professionalità tra cui medici, infermieri professionali, psicologi. Tra le tipologie di intervento proposte il counselling individuale (68%), la terapia farmacologica (62%), la psicoterapia di gruppo (30%), la psicoterapia individuale (30%) e gruppi psicoeducativi (19%). Rispetto allo scorso anno, diminuisce la % di infermieri che presta servizio presso i centri antifumo (erano il 22% nel 2021, sono il 12% nel 2022), mentre aumenta il personale medico dedicato (erano il 29% nel 2021, sono il 41% nel 2022).
Presso i Servizi si può accedere alle prestazioni con diverse modalità e forme di contribuzione: alcune prestazioni sono gratuite per l’utente, altre soggette al pagamento del ticket o di altre tipologie contributive (quota associativa, intramoenia).
SCARICA IL RAPPORTO NAZIONALE
In Evidenza